Defecografia

DEFINIZIONE La defecografia o entero-cisto-colpo-defecografia è un esame radiologico in cui, previa opacizzazione, con adeguati mezzi di contrasto di retto, vagina, vescica ed intestino tenue, vengono valutati i rapporti e le variazioni morfo-funzionali di ciascuno di questi organi in diverse fasi: a riposo, durante contrazione, ponzamento ed evacuazione.

 

COME SI EFFETTUA

Dopo la somministrazione ed applicazione da parte del medico radiologo di uno specifico mezzo di contrasto, vengono acquisite delle immagini in proiezione laterale sinistra ed in stazione eretta (per valutare l’effetto gravitazionale); successivamente si fa sedere il paziente su una comoda radiotrasparente, in modo che la proiezione sia perfettamente laterale, e si acquisiscono quattro radiogrammi, rispettivamente a riposo, in contrazione, in ponzamento ed in evacuazione. Inoltre, l’acquisizione di alcune immagini post-evacuative è utile per valutare la presenza e l’entità del residuo fecale

 

 

QUALI INFORMAZIONI FORNISCE È un esame che prescrivo quando sospetto un disturbo della evacuazione di tipo funzionale cioè una Sindrome da Ostruita Defecazione. Permette di valutare numerosi elementi coinvolti nell’evacuazione: l’angolo anorettale, la posizione del pavimento pelvico e la sua dinamica, la lunghezza e l’ampiezza del canale anale, l’ampiezza dell’ampolla rettale, le modalità ed i tempi dell’evacuazione e le eventuali alterazioni anatomo-funzionali presenti.
Gli elementi che hanno interesse diagnostico sono:

  • La posizione del pavimento pelvico: Evidenzia se la giunzione anorettale si proietti al di sopra o al di sotto della linea pubococcigea;
  • Discesa eccessiva del pavimento pelvico: evidenzia la sindrome del perineo discendente o del perineo disceso.

  • Il rettocele anteriore è una protrusione, sacciforme e localizzata, della parete anteriore del retto che protrude verso la vagina. Si evidenzia durante il ponzamento e, ancor più, durante la fase evacuativa. La defecografia consente di valutarne con precisione le dimensioni e, soprattutto, la capacità di svuotamento. Il riscontro di un rettocele è considerato significativo solo quando ha una profondità superiore a 3 cm
  • L’intussuscezione della parete rettalealla defecografia appare come una discesa circonferenziale della parete del retto ed è classificata in quattro gradi:

1.Intussuscezione mucosa

2.Prolasso retto-rettale

3.Prolasso retto-anale interno

4.Prolasso rettale esterno.

  • L’enteroceleil sigmoidocele sono diagnosticati quando, rispettivamente, alcune anse dell’intestino tenue o il sigma sono erniati all’interno di uno spazio anatomico denominato Douglas.
  • Il cistocelepuò essere diagnosticato qualora si dimostri la discesa della base vescicale al di sotto del margine inferiore della sinfisi pubica.

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