EMORROIDECTOMIA CON LIGASURE

L’Emorroidectomia sec. Milligan Morgan, è stata descritta la prima volta nel 1937 ma ancora oggi rappresenta l’intervento per emorroidi più praticato nel mondo.

L’intervento consiste nell’asportazione dei noduli emorroidari con legatura alla base dei peduncoli emorroidari. Si parte con una incisione a “V” il cui vertice è verso la cute perianale; si prosegue con la dissezione della mucosa e del plesso artero-venoso (comprendendole nelle due branche della “V” sino a raggiungere la linea pettinea. Di solito si effettua l’exeresi dei 3 pacchetti emorroidari principali, situati ad ore “3”, “7” e “11”. Si procede quindi, passando un punto transfisso alla base del lembo scollato, all’altezza della linea pettinea, che viene annodato.

Esposizione dei gavoccioli emorroidari da asportare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il gavocciolo da asportare viene messo in trazione con una pinza

 

Eseguita una incisione a “V”, il gavocciolo viene dissecato dagli sfinteri, verso la linea pettinea

 

Il gavocciolo emorroidario viene legato con un punto transfisso al suo apice (ed asportato)

All’asportazione di questi noduli, residuano delle ferite chirurgiche perianali, che per evitare infezioni, conseguenti al passaggio delle feci, vengono lasciate aperte per chiusura in seconda intenzione. Importante ed essenziale per evitare future complicanze, è il rispetto dei “ponti mucosi”, per evitare future stenosi.

A fine intervento, pertanto, i ponti mucosi di sicurezza, daranno l’aspetto di un trifoglio o di un quadrifoglio.

Questa tecnica viene descritta come gravata da un importante dolore post operatorio, attribuito alla presenza delle ferite residue aperte in corrispondenza di una regione, come quella ano cutanea, riccamente innervata.

 

Questa nozione in realtà appartiene ad un retaggio storico, quando la tecnica era attuata con la lama di bisturi /forbici o con il bisturi elettrico. La mia preferenza invece è quella di effettuare l’emorroidectomia sec Milligan-Morgan con uno strumento a “radiofrequenza” (LigasureTM).

Questo strumento consente di tagliare e coagulare i tessuti in modo poco traumatico, mediante l’emissione di onde ad alta frequenza. A differenza del bisturi elettrico, tale strumento lavora a basse temperature, di solito inferiori ad 80°, e conseguentemente arreca un minimo danno tissutale. La propagazione termica nei tessuti circostanti è minima e non si crea necrosi. Con il LigasureTM si ha una fusione permanente del collagene e dell’elastina presenti nella parete dei vasi e spesso non è più necessario, pertanto, apporre un punto di sutura alla base del gavocciolo emorroidario. 

È stato ampiamente dimostrato in letteratura scientifica (per un approfondimento rimando allo studio del prof. Altomare: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18231834/), e ciò corrisponde alla mia esperienza, che l’emorroidectomia sec Milligan-Morgan con uno strumento a “radiofrequenza”:

  • Riduce il dolore post operatorio;
  • Permette una più rapida guarigione delle ferite post operatorie;
  • Riduce la possibilità di sanguinamento post operatorio;
  • Riduce i tempi operatori

Considerando queste premesse, preferisco anche io, ancora oggi, utilizzare questa tecnica: l’asportazione delle emorroidi (piuttosto che la legatura, la sclerotizzazione, la pessia o quant’altro) garantisce una maggiore radicalità e un ridotto rischio di ricorrenza della patologia emorroidaria.

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