Sindrome da defecazione ostruita

DEFINIZIONE Con ODS (Obstructed Defecation Syndrome) si intende un complesso di sintomi – legati all’ espulsione delle feci- che possono essere causati da diverse possibili alterazioni anatomiche e/o funzionali. Non si tratta quindi una alterazione anatomica ben precisa ed uguale per tutti i soggetti che ne sono affetti.

 

Si distinguono:

  • cause di ODS funzionale come l’iposensibilità rettale e le dissinergie del pavimento pelvico.
  • cause di ODS meccanica come l’intussuscezione retto-rettale e retto-anale, il rettocele, il prolasso genitale, l’enterocele ed il sigmoidocele e, molto più frequentemente, l’associazione di due o più di questi quadri patologici.
Apparecchio per la manometria anorettale: fornisce informazioni “funzionali”, come la iposensibilità rettale e la dissinergia del pavimento pelvico, fondamentali per la diagnosi della ODS

Alcuni esempi di tracciati manometrici patologici che è possibile riscontrare in caso di ODS

DIAGNOSI La diagnosi si basa innanzitutto sulla ANAMNESI, cioè sulla raccolta dei sintomi, che deve essere accurata e completa (sia colonproctologica che uroginecologica). Essa deve essere rivolta ad indagare:

  • modalità d’esordio della sintomatologia (una stipsi cronica, refrattaria alle modificazioni dietetiche o ai lassativi, eventualmente associata all’abitudine di facilitare l’evacuazione con manovre manuali, è suggestiva di un disordine funzionale);
  • durata e gravità della sintomatologia; presenza di eventi precipitanti (gravidanze, traumatismi perineali e/o pregressi interventi chirurgici, soprattutto pelvici);
  • presenza di associati disturbi della minzione e/o della sfera sessuale;
  • terapie in atto e pregresse (uso abituale di lassativi);
  • abitudini alimentari ed evacuatorie

SOMMINISTRAZIONE DI SCORE SYSTEMS (ODS SCORE) Sono dei test somministrati al paziente per valutare la gravità della sindrome da ostruita defecazione. Ad ogni domanda corrisponde un punteggio. Il valore numerico finale indica la gravità della malattia. I più utilizzati sono: Altomare score (che è il Direttore della mia Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale e che, pertanto, ho l’onore di conoscere personalmente), Wexner score e Longo score.

 

VISITA PROCTOLOGICA La visita proctologica, attraverso le canoniche fasi dell’ispezione, dell’esplorazione rettale e dell’ano-rettoscopia (Visita Proctologica), è il momento fondamentale dell’esame obiettivo nella diagnosi di defecazione ostruita.

 

DIAGNOSTICA ANATOMO-FUNZIONALE Per giungere ad una corretta diagnosi della ODS e delle alterazioni pelviche associate, tale da indirizzare verso la scelta terapeutica più idonea, sia essa conservativa, chirurgica o mista, è indispensabile procedere, sulla base dei dati raccolti nella prima fase dell’iter diagnostico, ad una scelta razionale delle indagini strumentali cui sottoporre il paziente affetto da ODS.

I principali accertamenti diagnostici da effettuare (e che abitualmente prescrivo in questi casi) sono:

  • Colonscopia completa
  • Rx Defecografia e/o Defeco RM
  • Ecografia Transanale con sonda rotante a 360° (la eseguo personalmente)
  • Manometria Ano-rettale
  • Tempi di transito colico
  • Elettromiografia

Ovviamente non prescrivo tutti questi esami ma sono quelli che mi servono per chiarire la causa della ODS che ritengo più probabile sulla base della storia del paziente e della visita.

 

TERAPIA La terapia della ODS cambia a seconda del disturbo che ne è alla base.

Apparecchio per la stimolazione elettrica funzionale

Se si dimostra che essa è dovuta ad un disturbo funzionale come una bassa sensibilità rettale o ad una incoordinazione motoria dei muscoli del pavimento pelvico, prescrivo la riabilitazione del pavimento pelvico: si tratta di una seriedi metodiche che vanno dal biofeedback (volumetrico o pressometrico) alla elettrostimolazione anale. La riabilitazione va sempre associata ad una correzione delle abitudini alimentarie, delle abitudini defecatorie e alla prescrizione di opportuni lassativi.Quando la ostruita defecazione è sostenuta da una alterazione anatomica come un rettocele o un prolasso del retto, vi può essere indicazione ad un trattamento chirurgico. Quest’ultimo cambierà a seconda della specifica alterazione anatomica (ai cui rispettivi capitoli si rimanda)

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